Goswijn Van der Wejden

1465 Anversa post 1538

Madonna con Bambino in trono tra santa Caterina d’Alessandria e Margherita di Antiochia 1500- 1510

Olio su tavola 76 x 65 cm

Probabilmente Famiglia Orsucci
Granducato di Lucca 1817 – 1824
Sottoposto a Tutela nel 1819 dalla commissione Michele Ridolfi per Maria Luisa di Borbone 1819
Galleria Colnaghi NY 1983 Mostra the Northern Renaissance
Poliarco sa 1987- Sothebys 1992 - Christies Londra 2004
Galleria Caretto 2004 - Collezione privata Torino

Pubblicata da Andrea Bacchi in ‘A Collector’s Choice’ 1987

L'opera raffigura la Madonna col Bambino in trono incoronata da due angeli, tra le Sante Caterina d'Alessandria e Margherita d'Antiochia, sontuosamente abbigliate e assorte nella lettura di un libro di preghiere. La scena si svolge in una loggia con arco centrale, decorata da tralci di vite e grappoli di uva intrecciate a racemi di rose. Sullo sfondo, a destra, la scena si apre su una veduta marina con un battello, mentre a sinistra è visibile un paesaggio con un castello in lontananza. Il dipinto è dotato di una elegante cornice antica in legno intagliato e dorato, successiva all'esecuzione del dipinto.

Il tema della Madonna in trono collocata in una loggia, circondata da angeli e santi rappresenta un soggetto di grande fortuna nei dipinti devozionali per uso domestico. Il dipinto colpisce per l'atmosfera irreale e l'ambientazione intima e regale in cui sono collocate le figure femminili, raffigurate secondo un'ideale di delicatezza affidato al modellato liscio e diafano degli incarnati, alle mani dalle lunghe dita affilate, ai volti pallidi, con occhi piccoli e lo sguardo fisso. Particolarmente efficace è la capacità virtuosistica del pittore di riprodurre le diverse materie e i dettagli, le linee dei panneggi ampi e pesanti, gli abiti lussuosi ornati di perle e di pietre luccicanti, la trasparenza dei veli, i dettagli del paesaggio luminoso sullo sfondo, i fiori in primo piano e quelli che decorano la spalliera del trono, resi con una pennellata pulita e accurata che evoca la preziosità degli smalti.

Si tratta di un'opera di alta qualità artistica, la cui tipologia compositiva risale alla Madonna in trono con due angeli di Hans Memling, tavola centrale del Trittico Pagagnotti del 1479 ca. (Galleria degli Uffizi).

Il dipinto presenta sul retro due sigilli ln ceralacca, il primo dei quali ha l'iscrizione "CONSERVAZIONE DEI MONUMENTI Dl BELLE ARTI", identificabile con certezza con quello in uso dalla Commissione incaricata della tutela del patrimonio artistico del Ducato di Lucca, durante la reggenza di Maria Luisa di Borbone, che tenne il governo tra il 1817 e il 1824.

Il dipinto costituisce una preziosa e rarissima testimonianza della presenza nelle collezioni private lucchesi di opere oltremontane; un significativo esempio del grande apprezzamento fra le famiglie lucchesi per l'arte fiamminga