GAETANO CUSATI
(Napoli, XVII secolo-1720)
Natura morta all'aperto con fiori, frutta e pappagallo
Olio su tela, cm 175 x 125


Siglata 'G.C.' in basso a destra

La composizione è dominata dal ricchissimo bouquet floreale posto al centro in alto, dai bianchi, rossi e gialli screziati in grande evidenza, contenuto in un vaso in bronzo dorato, e viene ulteriormente arricchita dall'esplosione cromatica del vassoio di mele in basso, che attira prepotentemente l'occhio dello spettatore, e del rinfrescatoio a destra, stracolmo ancora di mele gialle, verdi e rosse. Completano la scena le suggestive iridescenze del cielo, poeticamente indicanti la sera incipiente. La sigla ben visibile in basso a destra permette di considerare questo dipinto, spettacolare per dimensioni e impegno, un capolavoro del raro Gaetano Cusati, uno dei principali specialisti napoletani della natura morta tardo barocca. La pennellata si fa qui brillante ed evocativa, guizzante di una materia tesa soprattutto alla ricerca dell'effetto decorativo immediato ed accattivante, e non più ormai alla definizione naturalistica, mentre i colori si schiariscono sostenendo l'atmosfera generale di festosità ormai pienamente settecentesca. Caratteristiche queste già ottimamente messe a fuoco anni fa da Ferdinando Bologna, quando scorgeva nei quadri del Cusati 'lo spirito acutamente decorativo ormai volgente in modo aperto al rococò': che qui soffia effettivamente in direzione di un barocchetto leggiadro e lieve. Stando al biografo settecentesco Bernardo De Dominici, fonte primaria ed indispensabile per la conoscenza dei pittori napoletani, che lo conobbe personalmente (tanto da presentarlo al duca di Laurenzano per decorare il suo palazzo di Piedimonte d'Alife con quadri di vasi di fiori) Cusati fu allievo di Giovanni Battista Ruoppolo. Nelle sue opere tuttavia, come anche in questo caso, appare chiaro il rapporto con il fiorismo di Andrea Belvedere e di pittori francesi attivi a Napoli quali Jean Baptiste Dubuisson, così come un certo parallelismo con le soluzioni formali del contemporaneo, forse oggi più noto, Nicola Malinconico. Cusati doveva essere maestro in quadri scenografici di grandi dimensioni: due firmati poco noti si trovano in collezione privata leccese ( Natura morta di fiori e frutta con allegoria della bellezza e Natura morta di fiori e frutta con allegoria della poesia ) e mostrano un simile interesse per gli straripanti mazzi di fiori e per scelte cromatiche di notevole forza e audacia (cfr. A. Cassiano, a cura di, Il Barocco a Lecce e nel Salento , catalogo della mostra, Lecce 1995, tav. XXV, cat. nn. 72-73).